Uomo

Uomo

12 aprile 2015

ANDAR VIA






La prima cosa che mi ha colpito sono stati i suoi occhi 
che chiedevano comprensione ostentando il coraggio 
di chi riesce a sopportare. 
A superare.
Mentre dispiegava le parole proprio come si fa con una 
pergamena che contiene indicazioni per tesori nascosti da scoprire... 
era attenta che io la continuassi a guardare negli occhi 
reclamando attenzione incondizionata e nello stesso 
tempo assumendo quell'atteggiamento di ringraziamento  
e considerazione del tempo impiegato, necessario per ascoltare.

Non riuscivo a distrarmi dallo snocciolio di frasi e 
sensazioni, sentimenti e dolore di quella donna non più 
giovane che conosco da non molto tempo. Eppure sin 
dal primo giorno che ho incontrato il suo sguardo e che 
sono entrato in casa sua mi è sembrato di conoscerla da 
sempre, forse perché somiglia per carattere a mia nonna, 
e da subito ha anche lei compreso e mi ha 
sempre fatto parte delle sue storie e delle sue 
impressioni, della difficoltà che aveva per le forze non più 
sufficienti a badare il serio malessere del marito che non 
riusciva più neanche a stare in piedi ma alternava 
degenza ospedaliera e casalinga per quella regressione 
implacabile e continua che oramai aveva preso il sopravvento. 

...Era andato.

Strano silenzio in quella casa contraddistinto dalla stanza 
in fondo non più illuminata nella quale più volte lei aveva 
chiesto di recarmi per salutare e farmi sentire da quello 
che somigliava sempre meno ad una persona e più ad 
un passeggero in partenza.
Compita ed ordinata, quasi elegante...stava per uscire, 
ma mi ha invitato a sedermi e siamo stati un pò e ci 
siamo guardati e detti delle cose.
Vicino alla porta quasi giustificandomi nel fatto che ormai 
avevo aperto e che quindi dovevo andare, perché anche 
se vestita e pronta indugiava, raccontando di lui, che 
ormai l'aveva lasciata

' E' arrivato il suo tempo' ...sono state le ultime parole che 
sono riuscito a pronunciare, dopo quelle un silenzio assordante.
Così ci siamo accomiatati.












































































12 commenti:

  1. Che grande intensità in questa poesia dal sapore triste e coinvolgente!!
    Complimenti!
    Saluti, Patrizia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Patrizia ...solo la descrizione di un fatto realmente accaduto mentre tento di descriverlo.
      Benvenuta qui!


      Uomo

      Elimina
  2. Struggenti queste parole, struggente il sottofondo musicale...
    A volte è struggente la vita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...come forte è il bisogno di viverla nonostante la tristezza che talvolta la contraddistingue.
      Un salutone!


      Uomo

      Elimina
  3. C'è un tempo per tutto...
    Questa volta non ho fatto errori nel commentare
    solo non sono riuscita a trasferire i pensieri
    troppo presa dai ricordi

    http://paroledime.myblog.it/2012/05/12/un-cerchio-perfetto/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per chi ha sofferto e attraversato tale dolore
      come te,
      a quei ricordi sia pure permesso di 'prendere'
      per non lasciare andare così facilmente
      e per non dimenticare mai
      che siamo oggi costituiti
      anche da tutto questo.
      Nel tempo e nell'ora del tempo che viviamo
      in perfetta armonia anche con chi ci è appartenuto.

      ...ho riletto quel post che ha fissato più di una emozione.


      Uomo

      Elimina
  4. Caro Gianni...
    Quanto sentimento nelle tue parole!!! Un brano di vita cosí ascoltando il bandoneon e di Piazzolla! L'unione giusta tra le parole e la malincolia del tango. Sai che Buenos Aires ha questa musica ,questa nostalgia,questo dolore che ti attraversa l'anima.
    Complementi meraviglioso!!!!!!!! Soltanto emozioni si trovano nelle tue parole.

    Abbraccio da lontano

    RispondiElimina
  5. Grazie Nunzia
    le emozioni vengono su e ci coinvolgono in modo inaspettato come quando ci rendiamo conto che anche così lontano e con un popolo diverso possiamo condividere stati d'animo e sensazioni che scopriamo comuni.
    Bello sapere che a Buenos Aires si respira quest'aria così come l'hai descritta, poi quando si parla di musica tocchi un 'tasto' che mi tocca in particolare.

    Ricambio l'abbraccio per un'amica di cui si è sempre visto il cuore


    Uomo

    RispondiElimina
  6. Di un'intensità disarmante.
    Tanto il testo che la musica.

    Come restare nudi senza averlo neanche lontanamente voluto.

    Buona serata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Emozioni che si provano e che si stenta a descrivere con le parole...ma grazie!
      ...accorgendosene improvvisamente ma senza sorpresa

      Buon inizio settimana


      Uomo

      Elimina
  7. Ciao, le tue parole coinvolgono,ti entrano dentro con una intensità da inumidire gli occhi.
    Il tempo prima o poi arriva per tutti, la differenza sta come ci si arriva e qual'è il vuoto che lasciamo.
    Buon pomeriggio
    Rakel

    RispondiElimina
  8. Quando si 'vive' la vita si percepisce e la si contempla come stando seduti nell'osservazione di un dipinto, tant'è straordinaria foss'anche nel suo epilogo.
    Grazie Rakel!

    Uomo

    RispondiElimina

Commenti critici sono anche i benvenuti se fatti con la discrezione che leggi in queste righe.