Uomo

Uomo

19 giugno 2015

BISOGNO DI MUSICA






















































Ci vuole aria 


per eseguire il pezzo


se lo vuoi


fischiettare





























































13 commenti:

  1. Fischiettare musica è segno di serenità a mio parere!!
    Un caro saluto, Pat

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    1. Certo si fischietta quando si è in momenti di sereità o di concentrazione come quello in cui eviti di tagliarti mentre ti radi. Personalmente non sono mai riuscito a farlo durante!
      Ma il senso della musica scelta e delle parole leggere è per un momento di leggerezza e di ritmo. Perché in alcuni momenti vuoi solo quello.

      Un saluto a te!


      Uomo

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  2. Sai, non sono capace di fischiettare, per fortuna non devo farmi la barba.
    In ogni caso credo tu volessi alludere al fatto che se vogliamo ottenere qualcosa
    dobbiamo usare il mezzo più
    congeniale all'esecuzione.

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    1. Ottima interpretazione la tua che conferma quanto incida il filtro personale sull'aspetto esteriore.
      Ma solo muovere la testa per seguire il ritmo lasciandosi trasportare mentre a tutto volume echeggia nell'aria una nota dopo l'altra e le sincopi dei movimenti in levata e la voce nera e di poco rauca.
      Ingredienti per non pensarci.

      Ciao Laura


      Uomo
      Uomo

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  3. "Ci vuole..."ma anche rabbia, dolore, gioia affinchè vibrino le corde dell'anima.
    Ricordando o maledicendo.....
    Gradito il tuo augurio, a presto
    Rakel

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    1. E si sente il peso e l'insinuazione di certe parole sentite e pronunciate perché trasportino tutta l'emozione sopportata.
      Nuovamente Buone vacanze Rakel!


      Uomo

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  4. Si può vivere solo di poesia?
    E che cos'è la ''poesia'' se non un ESSENZA? E che cos'è la vita se non un essenza?

    Grazie UOMO

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    1. No, non si può vivere di sola poesia ma non puoi farne senza per la saturazione di ciò che sei, in lei, che ne esprime il carattere e le mire e la progressione e le chimere e le pretese e sperate realizzazioni.

      Grazie per la tua visita e benvenuto o benvenuta qui.


      Uomo

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    2. Ok, ti ho lasciato due sole righe e tu hai risposto con una poesia, ma se analizziamo nei fatti non credo che la saturazione di ciò che si è ,permetta aggiunta di altro ,se non la sostanza che lo ha già reso satura/o...

      Ciao uomo....

      Eva

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    3. ...infatti ciò che intendo non è 'aggiunta' di altro, ma 'espressione' di ciò che è presente in noi giunto alla sua saturazone per poi, appunto, esprimersi con l'approfondimento nei confronti della vita mediane la poesia e mille altri modi di dire

      Ciao a te Eva.


      Uomo

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  5. Uomo e se invece ti smentissi ancora dicendoti che non vi in noi mai una saturazione permanente se non momentanea, Inoltre vorrei portarti un esempio, pensiamo ad una tazzina di caffè se aggiungiamo uno, due cucchiaini di zucchero , la possibilità che quel caffè diventi saturo è molto limitata ma se mettiamo decine di cucchiaini il caffè diventa SATURO di zucchero....prima sostanza.Se a quel caffè saturo aggiungiamo tanto latte, (aggiunta di altro ) potremmo portarlo ad un altro livello di saturazione!

    L'uomo è esattamente paragonabile come esempio di saturazione ad una tazzina di caffè ....

    La poesia è un ESPRESSIONE, un modo di comunicare che attraversa l'anima ....condivido..

    ciao

    Eva

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  6. Cara Eva...
    lo spirito dei commenti non dovrebbe passare dalla smentita o conferma ma dall'adesione e dalla critica costruttiva, per giungere, se possibile alla constatazione di realtà oggettive, che in tema di argomenti non tangibili, sono sempre oscure.
    Tuttavia quando ho risposto al tuo primo commento spiegandoti il senso dell'espressione rispetto alla saturazione, non intendevo neanche dire che per 'saturazione' non ci fosse posto per altro, nel senso del significato più stretto di saturazione. L'espressione quindi di 'una' saturazione qualunque essa sia e pur essendo parte di altre saturazioni nel genere...(la saturazione del pensiero infatti non prevede uno spazio fisico) resta espressione dell'uomo, degli individui in genere. Difficile infatti che ci si esprima in modo credibile se non dopo essere saturi di qualcosa che potrebbe essere frutto a sua volta di avvenimenti non belli o felici del corso della vita di una persona. Insomma il nocciolo dalla questione è che gli individui sono e siamo esseri anche spirituali oltre che fisici e questo ci distingue naturalmente dalle cose. La capacità di acquisire le lezioni che la vita comunque elargisce sta in noi, se c'è. Se no, saremo cresciuti fisicamente ed invecchieremo anche ma senza aver imparato nulla o davvero poco.
    Interventi sentiti i tuoi!

    Uomo

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  7. ''Insomma il nocciolo dalla questione è che gli individui sono e siamo esseri anche spirituali oltre che fisici e questo ci distingue naturalmente dalle cose. ''

    Queste parole sono davvero belle, semplici e profonde...io sono satura dell'opposto di tutto quel che questa tua frase riporta...Mi dispiace, ma vedo continuamente una grande lontananza tra il mio essere spirituale e l'attaccamento a quel mondo fisico, fatto di materia e assente di essenza..

    '' Difficile infatti che ci si esprima in modo credibile se non dopo essere saturi di qualcosa che potrebbe essere frutto a sua volta di avvenimenti non belli o felici del corso della vita di una persona.''

    Ho voluto riportare questa tua stessa frase che analizza in due sole righe il mio essere...

    I miei interventi sono spesso lo straripare di una saturazione perenne...

    CIAO
    Eva

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Commenti critici sono anche i benvenuti se fatti con la discrezione che leggi in queste righe.