Uomo

Uomo

1 agosto 2015

NOI





Solo se si potesse vedere l'apposizione di mattone
sopra altro mattone sarebbe chiaro come siamo fatti.
Ma questo non è possibile, possiamo soltanto immaginarlo
e verificare da ciò che esprimiamo nei diversi modi
chi realmente siamo diventati.

Proviamo pure ad eseguire un brano leggendo le note
e cantandole osservando ogni indicazione
posta nel pentagramma solo allora vedremo la difficoltà
che deve essere superata imparando a farlo.

Oppure sulla cima di una vetta distante dal mondo,
gridando a squarciagola al vento in modo da diffondere
la nostra voce diventando un tutt'uno con lui.

Nell'illusione di poter volteggiare su di noi
come essendone estranei eppure essendone un tutt'uno
provando quel senso di leggerezza
che da troppo tempo rincorriamo.

E poi l'altra. Lei...quella dimensione che ci permette
di sentirci davvero vivi e di partecipare al mondo.
In una fusione perfetta da formare un metallo nuovo
ma morbido e duttile.
Che si plasmi sui contorni delle nostre reciproche abitudini
e dei nostri sogni producendo sapore
di cui ne sentiremo il gusto e tutto quel profumo!

Non sono di certo azioni semplici
ma costituiscono il sale della nostra stessa vita.
Se ci accadesse di poterla davvero vivere.








































15 commenti:

  1. La sensazione di volare...
    il nostro corpo senza peso che si muove sopra il mondo
    come a volerlo conoscere tutto
    e prendere al contempo le distanze dai dolori della vita

    Quella vita che è un'alternanza di sorrisi e lacrime...
    momenti di comprensione ed esaltazione dei reciproci sentimenti
    e allontanamenti dolorosi
    compagnia profonda
    e deludente solitudine

    raramente si fondono davvero
    gusti dolci e amari
    ma in quel caso profumano davvero della nostra essenza

    ...consapevolmente Lei

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    1. Talvolta è difficile passare oltre la curiosità
      che decide per quella sete di conoscenza e interpretazione
      come per colmare quel vuoto generato da un bisogno
      anche quello difficilmente spiegabile
      forse anche meno comprensibile
      ma presente e forte come un verme che rode.

      E la vita è costituita da quella alternanza
      alla quale non puoi decidere di appartenere
      perché stabilito dalla vita stessa
      allorché andiamo ai ripari
      constatando il cammino nella sua distanza
      e nel suo tempo
      e nei passi che sono stati fatti
      e che dovranno essere mossi

      forse il dolore sancisce dei diritti in noi
      ...quelli della riflessione
      per non dover gridare ancora
      e della lentezza
      per non dover arretrare.

      Quei profumi sono unici ed irripetibili
      perché arsi nella loro consumazione.

      Grazie BriCciole



      Uomo

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    2. Nel tempo hai cercato con me un dialogo sul blog che si comprendesse essere...oltre lo scritto
      come è cambiata la situazione dopo più di cinque anni che ci conosciamo
      che ci conosciamo per davvero intendo
      e in cui ci siamo frequentati e compresi...
      ora scrivi a me o per me e quando in quest'equilibrio di parole
      io ti rispondo col sorriso sulle labbra
      ricevo in risposta un semplice grazie BriCciole...
      che si perde e confonde fra tutti i commenti
      tutti importanti certo ma il nostro dovrebbe essere speciale
      come tu stesso mi hai detto molte volte
      proprio ora poi che contiamo i giorni per incontrarci ancora
      aspettavo altro
      ma tutto si perde e restano solo campanelli e favole

      Non è il dolore che sancisce diritti... quello ci rende cauti
      sono le parole spese e bevute appunto in momenti di fragilità estrema
      a rendere ogni cosa speciale...
      e ci spinge a crederla unica

      Lei

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    3. Se posso darti un consiglio Giannipianofortista,scrivi veramente quello che senti
      A volte,o troppo spesso ci si nasconde pur scrivendo.
      Eppure il titolo parla chiaro:
      Noi
      Ma nelle risposte si legge…noi chi?
      Davvero sarebbe un blog "intrigante" nel senso buono
      Quel senso di leggerezza,una volta acquisito,dovrebbe rimanere indelebile…
      Ma siamo esseri umani e non ci accontentiamo,accantonando la stessa leggerezza con quei mattoni che tu stesso citi.
      Davvero,potrebbe essere un blog bellissimo,se solo più chiaro e vero.

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    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    5. Beh, in primo luogo sarebbe meglio non nascondersi dietro l'anonimato esprimendo le proprie idee e critiche guardandosi in faccia, per quello che qui significa.
      Poi, con estrema tranquillità ti invito a leggere meglio e a non lasciarti trasportare dall'emozione iniziale generata forse da una simpatia di parte? Difatti il 'Noi' legato al titolo del post, se leggi, non si riferisce a due persone ma al noi in quanto individui ed al nostro stato e tendenza ed esigenze comprese quelle della compagnia e della bellezza della condivisione, più specificata nella parte finale del post ma di base si parla di 'tutti noi'.
      Mi spiace che non trovi chiaro e vero il mio blog, ma apprezzo che tu lo dica, anche se ovviamente non condivido, perché da quando ho aperto queste pagine ho sempre considerato il commento una bella opportunità da non abusare con falsità e perbenismi anche se nel rispetto occorrente e quindi accuso il colpo rispettando io la tua opinione.
      Il blog, questo mondo strano ed imprevedibile, è anche un luogo di sfogo e di parole pronunciate senza alcun suono, letture fatte tra le righe, intenzioni celate riscontrabili nel buio dello sfondo. Un luogo ameno e scuro dai meandri sinuosi che alimentano anche la fantasia dell'interpretazione libera e sempre giustificata anche dalla natura di chi legge.
      Il mio blog, è vero. Può non essere molto chiaro anche per scelta di chi lo scrive, ma di certo è vero. Lo strano è che quando questa verità si incontra è talmente inconsueto che questo avvenga che sembra non sia...vero.
      Ti ringrazio per l'ipotesi del 'bellissimo' e ci proverò a fare in modo che lo diventi.

      Ciao Anonimo e, alla prossima ma con più 'chiarezza'!


      Uomo

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  2. Effettivamente non è facile la costruzione di un rapporto ma vale sempre la pena provarci.
    Può essere “non traducibile” nella realtà, in base a regole umane. Ma impossibile no.

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    1. Costruire qualcosa mette nel conto la difficoltà e la sofferenza che quando sono ben compensate non incidono se non nell'approfondimento, e nel gettare radici ben nutrite e forti.
      Poi la storia di ognuno di noi promuove un futuro guardingo che aggiri altra sofferenza e che quindi ci attanaglia alla staticità forse perdendo così occasioni di vivere.
      Tutto questo rallenta il movimento a volte fermandolo del tutto.

      Grazie LauraLuna


      Uomo

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  3. Vale sempre la pena provare a costruire un rapporto, anche se può essere difficile e con un cammino
    dove si può provare dolore.
    Bella!!
    Saluti, Patrizia

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    1. Di sicuro, quando il dolore colma la misura, il giusto desiderio di 'provare' subisce una forte obnubilazione pur comprendendo della necessità di vivere.
      Grazie per l'apprezzamento Patrizia
      e Buona Domenica già iniziata!


      Uomo

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  4. Costruire è sempre difficile, il muro può apparire liscio, ma possono esserci delle complicazioni...
    Costruire però vale sempre la pena, anche nella difficoltà individuali.
    Costruire è crescere.

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    1. Mi piace il tuo 'costruire è crescere' è un periodo che fa riflettere. La crescita che avviene comunque non implica alcun esito nelle relazioni anche se la mia osservazione è senza dubbio cinica. Ma forse è anche un pò vera...?
      Grazie Penelope

      Uomo

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    2. Vero, il crescere non implica alcun esito, se non quello della cresita personale. Ci si mette sempre davanti a noi stessi..

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