Uomo

Uomo

27 marzo 2016

CAPITA DI PENSARE...















Pensando al tempo che hai e che sembra sempre essere così tanto, illusione creata da quanto deve ancora avvenire che è ancora sconosciuto dilatando il tempo non ancora trascorso, non ancora vissuto.
Mentre lui scorre sempre alla stessa velocità se non sembra addirittura correre e l'ora in più o in meno di sonno non sfaserà certamente l'equilibrio della vita, ma le scelte quelle si, la insaporiscono facendola apprezzare o la amareggiano rendendola complicata talvolta fino a farcela odiare. Le scelte giuste allora, in una notte quasi insonne, che ti fa apprezzare i suoi silenzi e la pace dell'attesa del giorno, sono quelle che stabiliscono il cammino e lo scandire del tuo tempo. Vanno fatte oculatamente per ciò che riguarda tutto quello che vediamo e che desideriamo anche solo mentre facciamo una passeggiata nel centro alla via più 'in' della città, figuriamoci per quello che riguarda l'anima e ciò che siamo davvero e che regola ineludibilmente il nostro presente e ciò che sarà e l'interpretazione del passato, base sulla quale spesso ci siamo edificati. Forse il presente va affrontato dal presente e con le circostanze contemporanee a noi per essere in qualche modo risolto ma in una notte quasi insonne capita di ammirare la straordinaria bellezza di ciò che sfugge agli occhi. Capita di innamorarsi appassionatamente di un futuro possibile che, questo, sai ti appartiene e che non ti ha mai abbandonato. Capita di pensare che Dio c'è davvero e non solo nella mente di qualche sprovveduto e piccolo uomo figlio dell'epoca in cui vive, non solo nella superficialità della opportunità di credere davvero, ma nella libera e fantastica terra delle convinzioni che nessuno può calpestare né distruggere. Libertà di credere quindi in un respiro che va oltre noi e che ci affina, ci permea e rende persone forse migliori di quanto avremmo mai potuto sperare!





































































12 marzo 2016

E' TEMPO





















Più che un 

punto

non posso metterci

perché è l'unico

certamente più chiaro

fra i giorni vissuti