Uomo

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11 aprile 2017

CREDERCI











Nell'attesa dell'avvenire
























Non puoi fare a meno di distrarti, non dal traffico incalzante, non dalle bici che ti sfiorano che tutto ti si ritorcerebbe contro se anche solo provassi a lambire la loro più piccola particella né dai pedoni che distrattamente ed immersi nei loro pensieri di una giornata trascorsa ed a quello che sarebbe potuta essere ed a quello che avrebbero potuto ed in alcuni casi dovuto fare, non da tutto questo ma cerchi di distrarti da una dimensione parallela dei tuoi pensieri che affollano la mente ed il cuore emozionando. Come se qualcuno ti stesse vicino ricordando che c'è di più e che non è tutto esattamente così come sembra, e spesso finisce che ci credi subito frenato dal pensiero che non si può vivere di illusioni. Quella voce sottile che si insinua dentro te intanto non sembra voler arrendersi al cinismo ed all'indurimento delle delusioni del non aver visto che da lontano il miraggio della speranza ma senza mai averla toccata e vissuta. Cerchi di darti un contegno da persona rispettabile che si adegua ai canoni generalmente accettati e riconosciuti come ragionevoli per darti il tono che non serve ad altri se non a te stesso perché in fondo ci credi anche tu che sarà difficile che le giornate possano essere diverse da quelle che hai trascorso ma quella voce comincia sempre di più ad assomigliare ad un sermone convinto e nel silenzio sottile delle sue dichiarazioni sottese alla comprensione, il suo dirimere questioni complesse come lo scopo per cui continuiamo a vivere e desideriamo respirare ancora, cattura finalmente tutta l'attenzione di chi, come me, forse come te, in fondo desidera che sia vero.
Non è che davvero ha ragione lei!!??




















































































5 aprile 2017

VIE NASCOSTE





















Per quel bisogno di lasciare una traccia
quando troppe notti diventano insonni
ed hai solo il desiderio di uscire
fuori da te.


Avanzi di un passo
ma ti accorgi che il tuo piede
poggia sul vuoto
come aleggiando,
superato lo smarrimento
provi a metterne un altro
e anche questo poggia su qualcosa
ma non riesci a vedere nulla,
solo senti che va tutto bene.


C'è una via nascosta,
allora,
di quelle che non possono essere viste,
non puoi identificarla
come se fosse logico e prevedibile
per scoprirla e percorrerla
forse bisogna mettere quel passo
dove sembra che non ci sia nulla
dove non si vede nulla che possa essere visto
con i soli occhi.


Uno squarcio che libera la vista
dischiude una dimensione nuova
fantastica del futuro
ipotizza un nuovo creato
panegirico di una genesi.


Che si inauguri allora
quel cammino nascosto
che palpita scandendo la verità
celata e custodita
per chi avrà il coraggio
e la forza
di non cedere affatto

continuando a cercare.