Uomo

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11 aprile 2017

CREDERCI











Nell'attesa dell'avvenire
























Non puoi fare a meno di distrarti, non dal traffico incalzante, non dalle bici che ti sfiorano che tutto ti si ritorcerebbe contro se anche solo provassi a lambire la loro più piccola particella né dai pedoni che distrattamente ed immersi nei loro pensieri di una giornata trascorsa ed a quello che sarebbe potuta essere ed a quello che avrebbero potuto ed in alcuni casi dovuto fare, non da tutto questo ma cerchi di distrarti da una dimensione parallela dei tuoi pensieri che affollano la mente ed il cuore emozionando. Come se qualcuno ti stesse vicino ricordando che c'è di più e che non è tutto esattamente così come sembra, e spesso finisce che ci credi subito frenato dal pensiero che non si può vivere di illusioni. Quella voce sottile che si insinua dentro te intanto non sembra voler arrendersi al cinismo ed all'indurimento delle delusioni del non aver visto che da lontano il miraggio della speranza ma senza mai averla toccata e vissuta. Cerchi di darti un contegno da persona rispettabile che si adegua ai canoni generalmente accettati e riconosciuti come ragionevoli per darti il tono che non serve ad altri se non a te stesso perché in fondo ci credi anche tu che sarà difficile che le giornate possano essere diverse da quelle che hai trascorso ma quella voce comincia sempre di più ad assomigliare ad un sermone convinto e nel silenzio sottile delle sue dichiarazioni sottese alla comprensione, il suo dirimere questioni complesse come lo scopo per cui continuiamo a vivere e desideriamo respirare ancora, cattura finalmente tutta l'attenzione di chi, come me, forse come te, in fondo desidera che sia vero.
Non è che davvero ha ragione lei!!??




















































































11 commenti:

  1. Nessuna delusione è per sempre.
    E le illusioni svaniscono con l'esperienza della vita.
    In molte persone esiste un’idea profondamente sbagliata, che fa credere che le sofferenze dell’anima siano destinate a durare per tutta la vita.
    Nei periodi di difficoltà occorre ”posare lo sguardo” sulle cose che veramente ci piacciono e
    che ci rendono felici, perché il benessere del nostro cervello non dipende da quello che ci è accaduto in passato, non dipende dalla nostra storia.
    Quando un tarlo dell’anima resiste, siamo proprio noi a “tenerlo in vita”, soffermandoci sulle cause: non è il pensiero che “rimargina”, ma lo sguardo giusto.
    Almeno, credo.

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    1. Il dubbio che esprimi al termine del tuo intervento, chiunque tu sia, eppure qualche idea ce l'ho, mi fornisce certezze, quelle alluse ed ipotizzate nella speranza che lo fossero e che se non lo fossero state lo sarebbero diventate come nella trasformazione delle cose che mai si distruggono che altresì si trasformano a volte anche in bozzoli, crisalidi per un volo che punta in alto.
      Concordo certamente con te che le sofferenze dell'anima non siano destinate a durare ma talvolta se tali sofferenze persistono è perché non c'è ancora il luogo della compensazione che consiste non sull'aver trovato qualcosa dopo aver 'posato lo sguardo' ma sull'aver scoperto di sé quanto di nascosto e di irrisolto c'è ancora e non intendo nella costruzione della personalità ma nell'ottenimento di risposte che gravi e dai contenuti soddisfacenti l'anima rendano la pace sancendo la fine di tale ricerca.
      Su qualunque cosa o persona si sia posato lo sguardo questo non può fornire la definizione della verità ma può colmare certi vuoti e determinare la distrazione dal resto ricevendone comprensione, rispetto e complicità.
      Quel verme posto lì da anni non può essere stanato solo da questo e prima o poi viene su prepotentemente.
      Ma di certo dovremmo fare attenzione a non tenerlo proprio noi in vita perché proporzionalmente a quanta gliene diamo ci viene tolta.

      Grazie per il tuo intervento che per la pienezza dei contenuti lo ritengo estremamente interessante.

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  2. Il commento precedente è mio, scusa, non mi sono presentata.
    D'altra parte Lauraluna è sempre sulla luna.
    Grazie della tua risposta, è sempre un piacere condividere con te.

    Un cordialissimo saluto,
    Laura
    Laura

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  3. Vi è una distrazione , se così sipuò definire , che fa parte del nostro Io interiore, quello che siamo o spesso vorremmo essere , si fa strada esprimendosi in pensieri , cercando di modellare un pochino ed a volte a nostro piacimento un vivere che spesso ci sta stretto. Ed allora si sente la necessità di guardare oltre noi , e tutto serve , anche questa realtà virtuale , dove possiamo esprimere , cio' che tante volte nella nostra quotidianità dobbiamo "reprimere" per non andare sempre in conflitto con i nostri affetti .
    Penso che un'analisi di noi stessi , scritta , rileggendoci anche soltanto il giorno dopo , troviamo piccoli particolari che magari ieri nemmeno vedevamo . Ogni giorno una sorpresa in un intorno dove veniamo disorientati e spesse volte non capiti , dove le nostre idee anche se sembra vengano prese in considerazione , poi non è così . Ed allora vai avanti continuando a sperare in un tutto Migliore .

    Bellissimi pensieri i tuoi Gianni

    Un sorriso grande con l'augurio di serene festività pasquali.

    Rosy

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    1. In molti sensi e per vie diverse, quest'area galleggiante ha prodotto cambiamenti e consapevolezze inaspettate, impreviste che hanno aperto nuove dimensioni di conoscenza di ciò che siamo e che abbiamo man mano scoperto. Gli altri, ci hanno svelato verità sfuggite finalmente ritrovate e qui giungiamo alle sorprese del destino di noi, quello sconosciuto che ci ha presentato il conto cinicamente attraverso morbide curve sinuose trasformate in angoli retti ed inconsueti, pungenti e privi di alcun preavviso. La carne si è quindi svestita sino a vederne il sangue, e le serate placide passeggiando sulla riva al tramonto si sono convertite in faticose salite irte di rovi graffianti. Ma questo è e non solo fuori di qui, dove ogni area ed ogni pagina ricordano sapori che ancora gustiamo in bocca sul palato e dove quel senso di amaro tarda ad affievolirsi.


      Grazie per il sorriso Rosy e per il resto, spero che tu abbia trascorso giorni sereni anche con il tumulto dentro.


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    2. Chissà come mai quel "senso di amaro tarda ad affievolirsi?".... scusami ho ripreso l'ultima tua riga , molto significativa . Tantissime volte me lo sono posto questo interrogativo , e più cercavo di dire a me stessa che domani e' un altro giorno ... più si accumulavano problemi e con essi tanto , anzi per quel che mi riguarda , un gusto molto "amaro" , e la dolcezza non ha potuto fare molto ... per aiutarmi ...

      Un sorriso e abbraccio caro Gianni , buon fine settimana

      Rosy

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    3. La dolcezza può solo lenire quel dolore ma mai spegnerlo. Quel fuoco acceso se non bruciato e consumato sino all'ultimo tizzone nell'ultimo crepitio non potrà essere spento. Potrai attendere tutta la notte fissando il volo della cenere accesa che si posa sulla tua pelle scottandola ma tu sopporterai quel bruciore sottile, assistendo a quella consumazione fin dentro la notte, ma solo dopo il tempo del dolore attraversato forse qualcosa comincerà a cambiare.
      Il tempo in sé non cambia le cose, solo la ragione prende il sopravvento per farci comprendere, accettare.
      Ma la bellezza della vita è che deve essere assolutamente vissuta. Niente di meno quindi di vita pulsante nella vita.

      Un sorriso anche per te.

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  4. Ciao caro amico,
    a me piacciono le illusioni perchè sono importanti per raggiungere la felicità.
    C’è gente che, solo dicendo una parola,accende l’illusione e i roseti,
    che, solo con un sorriso negli occhi,ci invita a viaggiare in altre zone,
    ci fa esplorare tutta la magia.

    Bacione :)

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    1. Concordo con te Martha, la differenza fra il solo parlare ed il dire delle cose che per convinzione ed enfasi riescono a penetrare nell'animo producendo una fede nuova che sembra illusione ma di quella che ci spinge a realizzare tutto quello che proviene dalla forza dei sogni.
      Ambiti diversi e paralleli nei quali vige una legge diversa che rivaluta l'uomo ponendolo al centro dell'universo.

      Ti abbraccio

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  5. La speranza e forse l'illusione sono di questa vita, altrimenti l'umanità non andrebbe avanti, anzi sarebbe estinta.
    A volte crederci porta alla realizzazione. E allora perchè non provare a trasformare la speranza o l'illusione in realtà?
    bella l'immagine, l'uomo non ha le ali ma ha l'anima e ha la forza per volare. E anche per planare.

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    1. Non potremmo fare a meno di vivere con tutto quello che questo significa. Possiamo interloquire sulle possibilità della realizzazione di quanto in cui speriamo o ci illudiamo che sia, ma non possiamo esimerci dal tentativo di vivere perché diversamente ci mancherebbe il respiro e non cresceremmo, non andremmo per il mondo perderemmo l'interesse per la scoperta e la grettezza e la chiusura condurrebbero la fragilità dei nostri concetti, forti invece se e quando confrontati e discussi sino a dimostrarne la validità e la fondatezza, comprese le illusioni più coraggiose.

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