Uomo

Uomo

25 dicembre 2017

NATAL'E'























Tardive queste parole,
ma giusto quando sta per terminare
per non esserne in anticipo
che non sai come va
o come potrebbe andare,
per il Bel Natale che è arrivato,
puntuale come l'alba,
e della luce che sorge con lei,
si è festeggiato fra gli auguri
che lo  hanno anticipato
e che ci hanno fatto sentire i suoi odori,
le luminarie cominciate da tempo, quest'ano,
come a voler anticipare un tempo di distrazione
quasi che ci si volesse incontrare prima da qualche parte
per parlarne, abbracciarci, piangere e ridere assieme,
a piangere e ridere insieme.
Oggi le lacrime sono ben nascoste invece
nessuno ne vuol parlare della tristezza che si moltiplica a Natale.
Capita di stare in mezzo a cento persone
e sentire freddo,
camminare per la strada ed incontrare un amico
e parlare con lui e prendere qualcosa al bar,
ed essere e sentirsi in compagnia.
Ultime ore per riprenderci qualcosa che ci hanno tolto
come la dignità di saper vivere in questo periodo
senza uniformarci per questo a quanto ci si impone
o che forse desidereremmo,
e che puoi anche non avere
o non desiderare.
Complicato allora,
ma tutto si deve semplificare,
domani è un altro giorno con una nuova  prospettiva
ore da vivere e da inventare
persone da incontrare e con cui parlare.
Per il prossimo ci vuole ancora un anno
e forse a quello saremo un po' più pronti.