Uomo

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18 marzo 2018

ASSENZA





















...ho scritto tanto ma altrove, in questo periodo di forte assenza, in cui però mi sono accinto ad osservare alcuni dei pensieri trasferiti qui, su queste pagine così fluttuanti e dense di significato, di speranze e grida.
C'è un respiro però, qui, attaccato splendidamente all'aria rarefatta di ricordi e sensazioni, che non può non essere notato e sentito, per questo torno non avendo mai lasciato e riprendo mai avendo pensato di smettere, dove mi sono state regalate consapevolezze e coscienza di un certo essere, di certo sentire, nel ricercare Oltre le Parole quello che 'tiene' e che genera le espressioni, che le formula, insinua e ordina.
Mi sento come a casa ma senza la spavalderia della consuetudine, non calpestando ogni cosa ma stando attento a non calpestare questa terra bensì pensando ai passi e a dove poggiarli.
Periodo bello quello trascorso e ricco di novità belle che mi rincuorano ed incoraggiano a tentare ancora, come ho sempre fatto, di vivere e di farlo pienamente e senza alcuno sconto.
Oggi più che mai.




























































































6 commenti:

  1. Sei stato assente come me, e come me, sei ritornato.
    Sinceramente non so neanche perché, forse per mettermi alla prova, forse per lenire l'inquietudine che ultimamente mi assale, forse tutto parte dall'essenza stessa dell'assenza, oppure da una discrepanza tra me stessa e la vita.
    Forse prima o poi lo scoprirò.
    Credo.
    Bentornato allora.
    Lauraluna

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    1. La mia non è stata un'assenza annunciata nel senso che non c'era alcuna intenzione, mi sono ritrovato a non riuscire, a non poterci essere nonostante me, tuttavia si, son dovuto tornare per quello strano bisogno di espressione che qui in queste pagine assume un sapore riflessivo rispetto ad altri luoghi.
      Naturalmente mi fa piacere che tu sia tornata perché a volte per confermare la presenza è necessario il suo contrario per comprendere e valutare.
      Probabilmente il bello della nostra esistenza così breve e fugace sta proprio nella ricerca di quella spiegazione che chiarisca, forse perché ci piace che qualcosa di oscuro ed irrisolto resti del tutto inalterato, per offrirci un sentiero che abbia un senso, dopo che gli sguardi che abbiamo lanciato nel mondo ci hanno restituito ambiguità e strumentalizzazione.
      Dobbiamo difendere per questo, quella parte in noi che ci rappresenta, ci descrive, in cui consiste la nostra essenza.

      Grazie per essere passata da qui e bentornata anche a te!

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  2. Ogni tanto l'assenza è necessaria.
    Perché rende più intenso il ritorno.
    Ergo: bentornato.

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    1. Condivido la tua affermazione.
      In altro senso come privarsi di qualcosa per saggiarne l'entità della mancanza, ma questa è certamente un'altra cosa!
      Per questa, invece, si, anche se la mia assenza non è stata progettata né metodicamente prevista, solo un caso e quel rimandare di un giorno dopo l'altro lo stare in un luogo, questo che mi ha regalato più di quello che posso descrivere ed a cui sono legato come essendomi scoperto in senso lato, cresciuto in senso stretto, vissuto nel senso del non senso, ma qui diventa davvero difficile poter dire qualcosa di comprensibile, di esplicabile.
      Grazie Euridice, bentrovata!

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  3. Ogni allontanamento matura in se ancora un ritorno , ove si è stati bene , anche se circostanze varie possono allontanarci dal nostro scrivere , si lascia sempre una seppur piccola parte di noi in ogni nostro scrivere con il Cuore.

    Emozioni e sensazioni che respiriamo quando capita di rileggere noi e chi ci segue in questo viaggio di semplici parole.

    Bentornato caro Gianni .

    Un abbraccio

    Rosy

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    1. Grazie Rosy e Bentrovata qui fra queste pagine solcate dalle tracce di noi, della parte che permettiamo venga conosciuta e di quella che, nonostante il nostro pudore e le nostre remore, compare.
      C'è certamente una parte di noi qui, che si è rivelata pian piano mentre ci lasciavamo andare e ci perdevamo nella bellezza dell'espressione che, a nostra insaputa, ci ha rivelato agli altri ma anche a noi stessi permettendoci di comprendere aspetti del tutto sconosciuti che non sapevamo appartenerci.
      Dici bene, delle emozioni che certi scritti destano e rimarcano, e che spesso restano impresse indelebilmente in noi a testimonianza che le cose importanti, quelle non fatte di materia, sono quelle che ci edificano e ci forniscono forza per un altro giorno ancora.

      Abbraccio anch'io te!

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