Uomo

Uomo

31 dicembre 2013

2014









Non posso fermarmi a ciò che sono oggi 
mentre quel desiderio di conquista si fa strada in me e mi consuma. 
Posso possedere tutto e non aver bisogno di nulla, le mie mani avranno toccato le meraviglie uniche nascoste agli occhi dei più e avrò affondato le dita nella morbidezza delle consolazioni. 
Mi sarò riscaldato al fuoco della conoscenza e della comprensione quando ho abbassato lo sguardo per non guardare il giudizio né sostenerlo verso gli altri. 
Avrò pure aperto le braccia all'ultimo degli ultimi permettendo che imparasse quanti errori fanno gli uomini. 
Ma non posso fermarmi a ciò che sono oggi.
Un passo in più forse verso lo sconosciuto
piantando bene i piedi per terra 
ma senza poter capire
solo sapendo che quel luogo
verso cui mi sono mosso,
che ho deciso di rendere mio stanziamento
diventerà mio possesso.
Ma questo non basterà ancora 
fino a quando sarò completamente vestito
e coperto per riscaldare la nudità che mi appartiene.
Raccoglierò il coraggio 
di non affondare troppo i pioli delle tende
come pensando di rimanere per troppo tempo
sul pendio vicino al fiume
dove c'è acqua e frutta in abbondanza.
...


Conquista pure il mondo
cominciando da te
e quando sarai diventato 
Re
ricorda ancora...




"Qualunque
luogo
i vostri
piedi 
calpesteranno
sarà 
vostro"

                        La Bibbia







Buon 2014

a te che leggi

a te che non conosco ancora

e a Te 

che mi hai fatto comprendere di più

ed hai riempito il vuoto

trasformandolo in profumo di compagnia

...





























26 dicembre 2013

VISTA















L'evento della vita 
che viviamo ogni attimo
 trasporta con sé 
pezzi della nostra anima 
che si forma, 
si compone 
e si realizza 
nello stesso momento 
in cui i nostri occhi si aprono






































8 dicembre 2013

MANDELA NELSON




















Ci siamo ritrovati tutti ad essere un po' più svegli in questi giorni della morte di Mandela, eppure sento più il frastuono di luci e colori che assomigliano più ad una festa che ad una dipartita, al dolore della separazione da qualcuno che non conoscevamo di persona, il mondo tutto non lo conosceva di persona, eppure tutti vogliono partecipare, unico uomo sulla terra per cui proprio tutti ostentano riconoscimento e devozione sull'operato che ha contraddistinto la sua vita intera.
Ma allora siamo capaci di riconoscere il valore, forse c'è ancora speranza per un mondo fatto di abitanti piatti ed omogenei! 
Lo scalpore della morte ha fatto scalpore e tutti si sono prodigati nell'erigere una statua etica che non è certamente fuori luogo ed è veritiera ma dov'è finita la superficialità con cui gli individui trattano gli individui, dove si è nascosta la grettezza dei comportamenti e delle convinzioni di intere nazioni e dei loro leaders! 
Ma sappiamo parlare allora? 
Sappiamo esprimere degli elogi nei confronti di qualcuno che siano almeno un po' veri!

Sembra che questa morte sia una festa! Non intendo nella morte in sé che non è un gioco né un evento trascurabile e non parlo solo di questa ma in senso assoluto, il fatto è che questa morte ha unificato il mondo e riconosci nei padroni del mondo e nei paladini della terra e negli angeli interlocutori dei bisogni delle nazioni...l'Uomo! 
Essere scomparso da molto e cercato da Dio come quando nel primo libro di una raccolta dimenticata dal tempo...di libri, cercava l'uomo...Adamo dove sei..! una continua ricerca che non è più solo affare di Dio ma anche nostro. 
Siamo alla ricerca di noi uomini e donne ma abbiamo perso la strada e forse dovremmo ritrovarla per ritrovarci. Forse dovremmo riposare nella coscienza di ciò che sentiamo di essere e crescere nella determinazione dell'opposizione all'ingiusto. 
Termine ostico e difficilmente comprensibile e interpretabile, ma semplicisticamente aggiungo ...che per ingiusto intendo ciò che ha conseguenze dannose per tutti! Anche questo potrebbe essere opinabile ma è la definizione meno lontana dalla oggettività dell'obiettivo da raggiungere. 
Ci voleva una morte per darci un'apparenza di vita. 
Strano il mondo!























VENTO











C'è vento in questi giorni 
e quando comincia a soffiare 
non sai la direzione che prenderà
ma quel senso di avventura
di attraversare luoghi sconosciuti
essere imbrigliati fra le spine di un'erba amara
rallentare e subito riprendere il volo
permette di conoscere
avendo sentito il freddo della solitudine
e il calore di un abbraccio
lo scambio di parole
che toccano vibrazioni 
che fanno produrre melodie nuove
mai ascoltate prima
composizioni accidentate
che danno vita alla secchezza
e fioritura alla desolazione.
Affermazioni vere
quelle di chi conosce
per un senso di malessere
per non saper dare
o forse nel non volerlo fare
mentre le radici
allungano i loro filamenti
sostenendo i giorni futuri.

































































27 novembre 2013

SI RIPARTE

Dopo i tentativi falliti di ritrovarmi a mio agio sulla piattaforma nella quale hanno trasferito me e molti altri bloggers, eccomi su questa che offre delle possibilità affini a quelle alle quali sono abituato con  molto di più da sperimentare. Condividere e seguire il proprio blog che è poi una parte di noi e di ciò che siamo, in alcuni casi anche l'espressione aderente alla realtà vera, non è di certo la principale delle nostre occupazioni ma, quando hai depositato te fra queste pagine e ti ritrovi fra le sue righe, anche quelle non scritte ma fortemente leggibili, ebbene sei attirato ad imbrattare questo foglio virtuale di inchiostro altrettanto virtuale. Cominci a scrivere e mentre guardi il cursore che scorre sul monitor lasciando dietro di sé lettere e parole e spazi vuoti, sei consapevole che forse stai parlando proprio con te nello stesso modo come se 'ti' avessi di fronte e senza molte remore, cominciassi a dire a te stesso ciò che sei e come sei. Parte della tua vita è registrata su queste aree profondamente accessibili solo per chi può comprendere e che si lascia guidare dall'illogica empatia, primo motore della comprensione più vera di sé e del mondo che ci circonda. Lascio quindi ciò che mi è stato imposto e vivamente consigliato per continuare qui su questo 'Giannipianofortista' il quale segue la scia della sua nascita che crescendo gli ha permesso di diventare Uomo. Di quella rappresentatività che è attento al mondo ed alle sue ombre più che ai suoi bagliori ed alle cose non dette più che a quelle proferite ad alta voce con la supponenza della pretesa verità. Dell'attenzione agli individui zoppicanti più che ai  meravigliosamente spediti, perché conosco cosa determina lo zoppicare e le cause della corsa. Insomma non mi muovo da qui, resto inchiodato a questa nuova piantagione nella quale conto di mettere giù radici di quelle che affondano bene nel terreno, si dice ' a fittone' se non sbaglio, e se anche un domani dovesse accadere che dovessi andar via anche da qui, cosa che non mi auguro, come è accaduto ora dopo tanti anni di permanenza su myblog, ebbene non sarà così demoralizzante, come non lo è stato in questi stessi giorni, considerando che quel desiderio di scrivere e di condividere è un fuoco che non si è ancora spento ma che invece è più vivo e scoppiettante che mai!















































26 novembre 2013

Migrazione o Trasferimento?







Ho tentato, ma non sono riuscito a rinunciare all'atmosfera che crea la musica e alla libertà, di questo genere poi non così importante ma significativa, di stanziarmi su una piattaforma diversa da quella consigliata-imposta da myblog e quindi sono qui:

http://giannipianofortista.blogspot.it/

...per continuare ciò che alcuni anni fa è iniziato proprio con questo blog, Giannipianofortista che si trasforma in 'Nascita' nel link che troverai sulla barra laterale di quella che considero la sua continuazione e sviluppo genetico.

Ti aspetto quindi sul Giannipianofortista che non cambia il nome ma la struttura si, chissà perché ma da un pò il bianco e il nero mi attraggono più del solito sarà per la contrapposizione ideale che rappresentano o per le estremizzazioni alle quali si può fare riferimento per luogo comune, oppure forse perché sono stanco dei grigi.

In un momento non facile ho necessità di scrivere e di dire anche se non sempre lo faccio completamente. Ma sono sicuro che la comprensione, arte complessa, appartiene a chi può comprendere.

Probabilmente mi lascerò andare a postare anche qui, talvolta, assalito dalla nostalgia delle cose non cancellate, alle quali ci si affeziona e che come giustamente sosteneva Petrarca, (citazione dotta) quando rimaneggiava le sue opere, anche ciò che non è bello o non piaciuto è comunque espressione di un momento storico della vita di ciascuno di noi.

Poi gli errori e le cose fatte bene chissà chi è realmente in grado di giudicarle!



Uomo





25 novembre 2013

16 NOVEMBRE 2013



































partire




























Una storia in movimento

quella nostra

iniziata alcuni anni fa 

per caso e curiosità

in questo buio

illuminato dalla verità

che ora esule si muove altrove

e non importa dove

solo stacchiamo i piedi dal suolo

Non ci sono tracce. 

Come volatilizzati.

























































24 novembre 2013

SCENDENDO DALL'AUTOBUS












viso bianco.jpg









Appena sceso dall'autobus dopo aver salutato alcuni amici con i quali ci si vede ogni giorno in quel tratto che va da casa all'ufficio, ogni giorno, scambiando qualche parola, appena quelle che ci stanno in quei minuti che ci dividono dagli impegni improcrastinabili. 
Mi infilo la mano in tasca, quella di dietro, del pantalone scelto per quel giorno e abbinato con il resto, comprato da poco e molto attillato del tipo  'a sigaretta', con la vita giustamente bassa e qualche difficoltà per ritrovare il biglietto opportunamente obliterato che dopo una ricerca non facile, questa è la difficoltà dei pantaloni attillati,  tiro fuori per riporlo negli appositi cassonetti, ché se lo dimentico rischio di lavarlo come del resto è già capitato altre volte, e mentre armeggio con la piegatura del biglietto ormai usato, chissà perché poi lo piego prima di buttarlo ma mi viene così sempre come se dovessi conservarlo...mi si para davanti una donna di mezza età non vestita male, del modo in cui si veste una donna matura e senza molte pretese, ed io ero preso dai miei pensieri mattutini che non mi sembrava vero che proprio in quel punto ed in quel momento avrei incontrato lei. Quando scendi dall'autobus difatti tutto è molto frenetico e la prima cosa a cui pensi è di affrettarti a raggiungere il bar per il caffè, doppio appena macchiato, per poi incamminarti in direzione dell'ufficio. Il mio, è proprio sulla strada che fanno centinaia di studenti universitari che vengono dalla provincia somigliando ad un gregge in lento ma continuo movimento verso il campus nel quale ci sono così tante facoltà che se non conosci la strada ti ci perdi. 
Una donna appena protesa in avanti come ad inchinarsi per rispetto verso sé stessa che non verso gli altri, in modo che eri tu che le stavi davanti a provare un senso di rispetto nei suoi confronti imposto dall'imposizione implicita della distanza etica dalla sua posizione e dalla sua condizione. 
Mi ha chiesto con estremo garbo e con una delicatezza indescrivibile : " Per caso ha un euro, ma solo se se lo trova perché devo comprare da mangiare!" Mentre pronunciava queste parole accennava ad allontanarsi come se dicesse "ciò che ti sto chiedendo non serve neanche per me e so che sei nella posizione di chi potrebbe non darmi nulla ma te lo chiedo perché davvero ne ho bisogno altrimenti lo eviterei" E quando io le ho risposto che davvero non ne avevo...e dire che porto sempre con me una scorta di spiccioli in ogni tasca perché servono sempre, ma non ne avevo per davvero e gli ultimi li avevo spesi per acquistare il biglietto, lei ha accennato:"ah, ma va bene uguale non si preoccupi!" Le parole sono parole ma la dignità con cui ha pronunciato quelle parole è stata disarmante e mi ha colpito molto. Riflettevo sulla forza che ha dovuto avere, e non per fare un facile richiamo al luogo comune della crisi e dei pochi soldi che circolano e dei prezzi sempre meno competitivi delle merci e dell'aggravarsi della differenza sociale e del nascere della nuova categoria di poveri, ma deve essere sottolineato un atteggiamento così dignitoso e sensibile nonostante il bisogno estremo. Ha cominciato ad allontanarsi senza insistere, nel frattempo l'autobus ha ripreso la sua corsa e lei si allontanava sempre di più, io invece sono rimasto lì, con la mia borsa in mano e lo sguardo che seguiva il percorso di quella donna, che andava per la sua strada apparentemente senza meta.





















'Serenella'
'Scirocco'



23 novembre 2013

DA STAMATTINA









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Scrivo
e devo farlo
per trasmettere le sensazioni che provo
in questo periodo così turbolento
e poi mi rileggo e scruto me stesso in questo torpore serale
che comincia dal mattino e che si insedia nella fantasia.
Le dita si intrecciano
incespicano sulla tastiera bianca del pc
mentre corrono per raccontare dell'anima
nella sua più naturale manifestazione: Io.
E la scelta del soggettivo piuttosto dell'oggettivo
è decisamente voluta.
Tutto molto scontato e superato,
scavalcato dai tempi e anacronistico
per la velocità con cui si acquisiscono i dati
che solo dopo qualche minuto non sono più realistici,
ma le tracce che permangono sul foglio
restano ad impressione di una storia
e del suo sentire,
quella di noi
che abbiamo bisogno di fissarlo in qualche modo
per vedere come tra le parole si insinuano filamenti
che rapidamente crepano
per ciò che c'è al di sotto
e che vuole uscire premendo senza riverenza per alcuno,
neanche per l'autore che riscopre qualcosa di sé
che spesso
diventa molto di più che qualcosa.
Da stamattina
desideravo essere qui davanti al monitor
in cui il cursore fa da anticipazione
alle lettere che verranno dopo
che partoriscono parole su parole
le quali lentamente
assumono il significato voluto
e si delinea il motivo per cui sono state scritte,
ma non sono riuscito
per le mille cosa da fare il sabato
che da libero diventa il giorno più impegnato,
unica consolazione
che sono cose che riguardano e interessano solo me.
Ora che però
sto nuovamente lasciando
questo posto dei racconti e degli sfoghi
so di aver lasciato qualcosa che mi appartiene,
come un pezzo di me qui,
e che domani
quando tornerò a leggere,
mi rivedrò come in uno specchio
anche se non troppo levigato
ma sufficientemente chiaro
in un momento del lasciar andare,
dell'abbandono,
e di troppi ripensamenti.























20 novembre 2013

BIVIO

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B I V I O
Smembrato in mille pezzi di me dispersi in uno spazio infinito e senza confini. Se guardo solo per un pò al passato: pietre miliari e tappe di una storia in due che riempie il cuore di emozione e stento...a trattenerle, in un periodo questo di estrema delicatezza. Ma non per quanto ho avuto...anche per quello, non nella parte maggiore...quanto per ciò che mi è mancato, ed è la parte maggiore. Ho cercato complicità, intesa, comprensione, sguardo che cerca, intimità spirituale...ma ho trovato poco. Ed ora dopo essere stato marito per anni sto decidendo di smettere di esserlo. Rinuncio alla morte. Voglio con tutto me stesso seguire la vita...la mia. Non sono disposto a vendermi l'anima, per continuare una finzione che ha prosciugato ogni sorgente, ogni fede, ogni certezza acquisita nel tempo. Il bivio è stato raggiunto, dal quale prendo la strada della rinuncia ad una vita fatta di insinuazioni,  accuse, giudizi prevaricatori. Il bivio è la ragione del cuore...questa volta. Il signore del destino...sempre lui: il cuore. E lui ora è in lacrime. Non appena può. Non appena una parola gli ricorda di non aver vissuto come avrebbe dovuto, di non aver goduto dei diritti a cui aveva diritto. Il cuore grida da una prigione fatta orami da tempo...troppo tempo, di abitudine e piattezza. Non slanci, non passione, non dedicazione...non più. E con loro ho parlato. Si con i miei due occhi. Ho presentato loro il mio cuore, la mia vita ed hanno capito. Loro, così giovani, hanno capito e quello che non speravo è accaduto...mi hanno benedetto...sapendo che mi sarei distratto. Il cuore grida e vorrebbe che quella prigione si trasformasse, se fosse possibile, in un cortile dorato, ma sono troppe le volte che si è sperato e fatto mille tentativi, mille volte ormai. Decido di allontanarmi. Di star solo. Continuo ad essere padre...un ottimo padre...ma smetto di essere marito. Non lo sono più. Da ora. Ma gia da qualche tempo. Si lei fa tutti i tentativi che io noto, per quella caratteristica personale di essere attento alle piccole cose...e riconosco quei tentativi così teneri e discreti e talvolta anche forti e diretti. Bene, molto bene. Ma la misura è stata colmata. Non riesco a trovare una giusta compensazione che stabilizzi e riequilibri. Non riesco più. La verità, quando è troppo semplice, diretta, è la verità! ...non si direbbe sul post di un blog...
  

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18 ottobre 2013

4 novembre 2013

RESPIRO











Quando sei oggetto di un amore



qualunque esso sia,



e tu,



ti senti amato profondamente...






vivi. 






















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5 ottobre 2013

POCHE PAROLE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

...mentre sono intento ad ascoltare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

28 settembre 2013

WORDPRESS VS MYBLOG

 

 

 

 

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Dovremmo essere facilmente raggiungibili sulla piattaforma di Wordpress sulla quale ci costringono ad andare, almeno lo si spera. Ricordo, quando nel web girò la notizia dello spegnimento della piattaforma di Splinder, che pensai al disinteresse dei gestori alle tante persone che lì avevano scritto di sé e che avevano costruito dei lavori anche molto belli. Ora tutto questo sta accadendo alla nostra piattaforma, dico nostra per usare un eufemismo, perché lo è stata solo nominalmente, considerando il modo in cui si stanno disfacendo di noi e senza averci comunicato la vera ragione che però è facilmente presumibile. Esistiamo in questo spazio perché ha fatto comodo a qualcuno, ed ora le mire ed i target sono cambiati e quindi via tutto! Eppure per anni ormai, io personalmente da 7 circa, abbiamo foraggiato lo scambio culturale in un'area che grazie a questo ha avuto i suoi vantaggi economini e non indifferenti. Comprendo bene che i gestori di myblog, perseguendo i propri nuovi obiettivi, non avrebbero potuto mettere ai voti il trasferimento in altro luogo, ma almeno avrebbero dovuto avere il coraggio di dire esattamente le cose come stanno, e neanche scendendo molto nei particolari, ma offrendo una versione credibile e onesta dei motivi per cui si va tutti da un'altra parte.

Anni di storie e volumi di pensieri sono stati trascritti e soffiati su queste pagine così tanto virtuali da diventare reali. Per chi ha saputo dire di sé parlando veramente di sé e non creando personaggi fittizi. Esperienza unica che è riuscita a mostrare a noi che ci siamo stati, parte di noi, che ci era sfuggita o che non avevamo mai scoperto. Personalmente ho sempre scritto perché mi è piaciuto farlo, e questo da molto prima di aprire un blog, in casa ho decine di quadernoni in cui negli anni ho trascritto di tutto, soprattutto idee e convinzioni, poi l'esperienza del blog che ti apre al mondo e alle critiche e complimenti delle persone che, come te, hanno deciso di mostrarsi.

Non sono confuso pià di quanto non lo possa essere chi ha perso le chiavi dell'auto, per la nostra forzata defezione. Ne hai sempre una di riserva! Anche perché se pure non stessimo vivendo una contingenza infelice, comunque sarebbe piuttosto lunga la lista delle cose più importanti di questa, eppure qui mi sono sentito come a casa mia e il ritrovare gli amici ed i loro commenti e il ricambiare con piacere è stato qualcosa che mi ha insegnato molto. Così come spero di essere stato anch'io un arricchimento per qualcuno. In questa atmosfera di scambi che talvolta ci hanno meravigliato per la profondità di alcune parole e pensieri, ho conosciuto persone che non mi arrabbatto nel cercare aggettivi consoni per descriverle, perché sono state semplicemente profondamente speciali. 

Queste pagine sono state anche latrici di sogni sognati che non potevo immaginare.

Ma ora dobbiamo preparare le valigie e anche se forse lasceremo qualcosa qui, il resto, lo portiamo con noi!  Dovunque andremo!





















 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

28 agosto 2013

GIANNIPIANOFORTISTA



 


 


 


 


 


 


 


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Giorni di riflessione e approfondimenti questi

della fine di un'estate poco chiara che non

abbiamo davvero mai visto esprimersi come in

quella settimana di ferragosto in cui sono stato

fuori con mia figlia per uno straordinario tempo

di spensieratezza desiderata ma non raggiunta

come si sarebbe dovuto ed avrei avuto bisogno.



La glorificazione di sé rimpicciolisce e

dequalifica l'uomo che la esprime per cui sul

blog, dopo tanti anni non ho mai pensato a

sancire il loro scorrere su queste pagine così

assordanti e buie anche se molto spesso sono

state rivestite da una luce nuova ed

immarcescibile.



Ripensavo al tempo trascorso dal mio blog e

sono passati almeno 6 anni dalla sua creazione

ma oggi non ne è l'anniversario e non lo

ricorderò quando avverrà né l'ho fatto quando è

avvenuto, ed in questi anni tante le storie e le

avventure le idee e le congetture i sogni e le

asperità di un sentiero che ha tracciato la storia

di parte di me e della mia vita qualunque essa

sia, qualunque essa sia stata.



Un martellio incessante in questi giorni, sarà

l'età, che non mi permette di distrarmi da quante

parole sono state scritte in questo libro e quanto

si è potuto leggere anche dove non è mai stato

scritto nulla ma dove l'immaginazione e

l'interpretazione hanno colto gli sguardi e la

lungimiranza, nell'eleganza della condivisione e

della comprensione come nella bene accolta

critica costruttiva ...meno negli accenti sarcastici

e denigratori ma un blog è l'accoglienza del

mondo e dei suoi abitanti e noi, saccenti

rappresentanti di questo mondo, non siamo tutti

uguali dico per fortuna perché altrimenti

saremmo molto più poveri e derelitti.



Il blog però ha fissato una storia ...la mia!

Inestricabilmente legata a quella di altri da

formarne un intreccio quasi enigmatico a volte

ed altre decisamente lucido e illuminato dalla

consapevolezza del bene in ciò che è bene e

desiderabile.



Il fondo è stato toccato e lì si è giaciuti senza

poter far nulla per cambiare le cose al momento

quando poi il tempo ed i suoi perfetti agenti

hanno permesso di rialzarsi per continuare

incontrando poi vette soleggiate e ventilate da

far riempire i polmoni di un'aria talmente

rarefatta che dovevi far fatica per

abituarti a respirarla...!



C'è stato anche il tempo che ha fermato il tempo

permettendomi di sentire l'aria dopo tanta asfissia e

di esserci sino in fondo ed in modo emozionante

e profondo concedendomi di scoprirmi un pò di

più riconoscendo me in quella scoperta che non è

sempre stata scontata e attraente.



La condivisione della sofferenza mi ha sempre

colpito anche se non sono stato fra i migliori

aderenti a certa solidarietà, quanto meno non

sempre. Altre volte invece ho espresso al meglio

quello che sentivo e nel tempo giusto

esattamente come a me sarebbe piaciuto e mi

piace che gli altri facciano sentire a me.



Il blog con tutte le sue incongruenze si è

conquistato il proprio spazio nella storia del

mondo e non credo sia da cancellare quando

non si dovesse più aver voglia di scrivere

perché c'è una riserva di emozioni ed

espressioni che appartengono alla vita.



Non mi capita spesso per mancanza di tempo

ma facendo gimkana fra blogs mi sono

imbattuto in alcuni dimenticati e solitari ma

perduranti come se fossero lì ad

icona di un tempo trascorso ed intensamente

vissuto. Tristi ma presenti e visibili.




 




...solo per dire di quanto mi passa per la testa in

questi giorni disattesi...




 




Mentre scrivo ho la netta impressione delle

scadenze, sensazione che provo ogniqualvolta

assisto alla celebrazione di compleanni

soprattutto qui fra bloggers, ai compleanni dei

blogs, e questa  impressione interloquisce


dicendomi di vecchiaia e definizioni, per

questo smetto qui nonostante le parole vengano

morbidamente giù a scorrere tra le braccia e fra

le dita sui pulsanti di questa tastiera che

trasmette me al mondo e che lo ha fatto

per anni e che lo farà ancora senza remore

né ripensamenti.


 


 


 


 


 





un abbraccio sentito...



a chiunque passi di qui ma principalmente agli

amici che lo hanno fatto per anni e che lo

faranno ancora...perché è soprattutto per loro

che ho deciso di riportare queste frasi una dopo

l'altra in un luogo ameno e indecifrabile come

questo in cui galleggiamo!


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 




...Gianni