...una stanza ovattata piena di suoni,
non fuggono ma sono lì per farti compagnia
cercano la loro strada rimescolandosi fra le vibrazioni
il loro non è cammino ma esserci
ogni nota una storia
gli accordi minori della nostalgia
di tasti bianchi e neri
come i volti degli uomini
come le nostre anime
le scale veloci fra alti e bassi
nulla è affidato al caso
ma tecnica esatta
successione di dita
per comporre melodie che redarguiscono
e lusingano sin dove è possibile udire
dove è possibile emozionarsi
finché è possibile vivere.
Bella la poesia che mi hai lasciato sul post. In fin dei conti abbiamo bisogno, come persone, di poche cose: l'amore e il tempo, la musica e il silenzio.
RispondiEliminaBuona domenica,
giulia
...Grazie per quello che considero un vero complimento che mi lusinga ma il mio da te...solo parole vere, che credo lontane dalla poesia, ma ancora grazie. Concordo pienamente su quelle necessità delle quali non possiamo fare senza, poche ma di un valore altissimo.
EliminaBuona domenica a te
Uomo
La musica che descrivi, le note, la tecnica precisa ed esatta, sono, proprio come dici, uno dei linguaggi dell'anima.
RispondiEliminaIn fondo, penso io, l'arte intera, è linguaggio dell'anima.
Forse, comunque, devo precisare che io parlo di anima in senso a-religioso, più come spirito umano che come scintilla divina.
Benché non mi sia dimenticato che attraverso l'arte, l'uomo qualcosa di divino lo manifesta, nel senso creativo della parola.
Ma preferisco lasciare le problematiche religiose al di fuori dei miei commenti.
Un altro ingrediente della musica, se posso aggiungerlo ai tuoi versi, è ... il silenzio, anzi, i silenzi, le pause, gli zoccoli da cui partono e su cui si appoggiano gli accordi, le armonie, le note, insomma...
Io non so suonare n'è cantare, anzi sono una campana completamente stonata, ma amo moltissimo la musica!!!!
Un saluto,
Piero
Interessante la tua annotazione sulla manifestazione di 'qualcosa di divino' nel senso descritto, mediante l'arte. Parlare dell'anima in senso non religioso credo sia il modo migliore e addirittura unico. Questo non esclude che possa essere inserito anche in ambito religioso solo non credo che quello religioso sia l'unico anzi ritengo persino sia stato fuorviante nei secoli identificare quanto di interiore l'uomo possegga con la religione. Fuorviante per le mistificazioni che hanno obnubilato una chiarezza di base ancora percepibile.
Elimina...le pause, i silenzi, del tempo che hanno bisogno di esserci, elemento indissolubile di una melodia eloquente.Concordo in pieno sul tuo ingrediente!
Buona domenica!
Uomo
La musica è emozione, la musica è vita.
RispondiEliminaCome il sangue che scorre nelle vene!
EliminaBuona serata Penelope
Uomo
Prendendo spunto da un tuo comportamento analogo in altro sito
RispondiEliminacommento qui il post successivo ma io lo faccio per non essere fraintesa
strano...
sai mi sembra sempre più strano scrivere qui cose che ci siamo appena detti
ma a volte scriverle da una diversa dimensione
...qualcosa che tocchi davvero
forse Narciso cercava la stessa cosa ma trovò sempre se stesso
comunque ci sono doni che è un peccato non coltivare e proprio la musica è fra i più grandi
credo che più ci soffermiamo sul superfluo... più perdiamo di vista noi stessi
e tutto si appiattisce... anche le emozioni più grandi
persino i sentimenti più profondi
c'è un mondo incantato in ognuno di noi
basta chiudere gli occhi e ascoltarsi
ciao Gianni
Dove possiamo lo sguardo si concentra l'attenzione del cuore se non c'è ambiguità né fraintendimenti che tuttavia generano distanze e freddezza.
EliminaLa musica è un tutt'uno con il nostro spirito e l'eseguirla ci pone nella giusta dimensione e nel giusto apprendimento, e confermo che non dovrebbe essere non coltivata. Ci possono essere pause ma poi il suo richiamo è più forte di prima, altra cosa l'allontanamento da noi stessi che crea vuoti e genera bisogni forse dimenticati. E' un indietreggiamento rispetto alla progressione che vivifica della vita e che ci permette di crescere ma, accade che ci sia annebbiamento anche per scorgere quel fantastico mondo incantato che, si, è dentro di noi ed è vasto più della fantasia. Bisogna sviluppare l'udito giusto ed a volte anche questo, per varie ragioni, non accade.
Buona giornata Alessandra
Uomo