Uomo

Uomo

17 luglio 2020

OGGI










Come tempo fa, quando scrivendo avevo la sensazione di inserirmi nel tempo, tracciandolo come quando comprendi di vivere, di esistere, oggi, provo la medesima sensazione mentre mi trovo davanti a questa pagina. Come rompere un equilibrio per segnare la tua presenza, disordinando la continuità con il tuo carattere, foss'anche quello del modo di scrivere, il tuo carattere che si esprime poi, forse, proprio attraverso la serie di parole, così composte e scritte, nella successione di una composizione melodica, nel segno che nell'aria resta, quando vuoi dire qualcosa, senza riuscire mai a trovare quelle giuste, che racchiudano in sé ogni significato che tu intendi dare loro. Oggi, a cavallo di due giorni, nella sospensione di un tempo non ancora ben definito, scrivo per non dimenticare di farlo, per non dimenticare di essere e di averne la coscienza. Nel silenzio di una pagina senza troppi colori ma con con la caleidoscopica immagine dei suoni che il senso produce, nell'affollarsi dei pensieri che si accumulano alla loro porta, tanti da non riuscire ad uscirne, restandone prigionieri nel limbo del sogno possibile, delle chimere realizzabili quando meno te lo aspetti, di ogni illusione disillusa dalla sua realizzazione inaspettata. Quanto si può correre senza possedere la velocità, quanto volare senza possedere ali, approfondire senza scandaglio, non fosse che per le certezze che impariamo ci sono, che la vita ci insegna a riconoscere, come quando nasciamo, dell'aria che respiriamo e di cui possiamo fidarci ci terrà in vita e dello scandire regolare dei battiti del cuore. Oggi scrivo, segnando il tempo con queste pietre, diverse dal percorso su cui sono posate, per esserne riconoscibili, pesanti come macigni, volatili come i sospiri.










Uomo


















Nessun commento:

Posta un commento

Commenti critici sono anche i benvenuti se fatti con la discrezione che leggi in queste righe.